Autorizzati da ENAC ad operare in aree critiche e urbane

Lavorare con il drone non è un gioco, come qualcuno ancora pensa. Si tratta di un lavoro serio, a tratti pesante, che richiede preparazione, concentrazione, pratica e molta prudenza e buon senso. Anche se ancora non ci sono casi documentati di danni seri causati da un drone, tuttavia un suo utilizzo sconsiderato o improvvisato può potenzialmente causare seri danni. Per questo motivo l’autorità nazionale competente in materia di aviazione civile, ENAC, ha stabilito che i droni devono seguire un iter burocratico del tutto simile a quello di qualsiasi aeromobile per poter lavorare. Questo richiede la conoscenza da parte dell’operatore delle “regole dell’aria“, che altro non sono che l’equivalente aeronautico del codice della strada, degli spazi aerei e delle regole fisiche che governano il movimento degli oggetti volanti, nonché di dovute specifiche hardware in grado di garantire un adeguato margine di sicurezza.

In virtù di questi principi ENAC ha stabilito il divieto di sorvolo delle aree urbane e di strutture sensibili.

L’autorizzazione

Ragionevolmente ENAC ha anche stabilito che queste operazioni si possono fare previa autorizzazione. L’Autorizzazione ENAC per operazioni in aree urbane e critiche viene concessa a chi riesce a dimostrare un adeguato margine di sicurezza, grazie a speciali dispositivi hardware, dovute misure di safety, e un’attenta valutazione del rischio. L’operatore inoltre deve aver dimostrato di saper condurre il mezzo anche in condizioni di emergenza. L’autority richiede l’installazione di un terminatore di volo, in grado di far spegnere e cadere il drone all’interno dell’area dell’operazione, preventivamente messa in sicurezza, in modo da prevenire fenomeni di “fly-away“, ovvero di perdita di controllo del mezzo. Non ci siamo limitati a rientrare nei parametri limite per ottenere questa autorizzazione, ma ci siamo spinti oltre. Il nostro sistema è infatti dotato di elettronica ridondante, anche se la norma non lo richiede obbligatoriamente. Abbiamo testato il mezzo anche in presenza di forti campi magnetici e situazioni avverse senza registrare problemi di alcun tipo. Il mezzo è inoltre equipaggiato con un paracadute balistico, che anche in questo caso ENAC non ha reso obbligatorio. Riteniamo tuttavia che un drone sia meno pericoloso se cade verso il suolo a 4 m/s, frenato dal paracadute.

Di seguito come si presenta l’autorizzazione ENAC:

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Potersi fidare è importante

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Lavorare seriamente vuol dire anche farlo in totale sicurezza. Vogliamo che chi ci commissiona un lavoro si goda il vedere nascere il suo progetto, senza doversi preoccupare di altro. La serenità di un servizio senza pensieri fa parte della nostra offerta.

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